Lo abbiamo visto tutti: tra decreti, lockdown, mascherine e distanziamento sociale, il Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini di vita. La limitazione della libertà di uscire, infatti, ci ha obbligati a rivedere molte delle nostre consuetidini, tra cui il nostro modo di lavorare, con l’introduzione ad esempio dello smart working, e il nostro modo di fare acquisti, che si sono dovuti spostare giocoforza sul canale online anzichè su quello fisico. Se ancora qualcuno si chiedeva perchè aprire un e-commerce, la risposta ormai è palese: perchè non è più un’opzione, ma una necessità.
Esaminiamo qualche dato: secondo un’indagine Nielsen da fine febbraio 2020 rispetto al 2019 si è registrato l’aumento dell’80% delle vendite online, passato addirittura al 162% nella terza settimana di lockdown.
Secondo i risultati di altre ricerche, come ad esempio quella di Forbes, durante il lockdown ben il 75% di chi aveva acquistato online non l’aveva mai fatto prima.
I settori che hanno avuto la crescita maggiore sono in primis quelli dedicati all’alimentazione, seguiti dai prodotti legati all’elettronica, al fitness, ma anche cosmesi e abbigliamento.
Incrociando i dati delle varie ricerche, quello che se ne ricava è che gli e-commerce non solo sono in crescita, ma possono offrire ulteriori margini per chi sarà in grado di vedere e cogliere l’opportunità offerta da milioni di persone che stanno acquisendo nuove abitudini d’acquisto, spostandole dal negozio fisico all’online.
La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.
(cit. John Fitzgerald Kennedy)
E’ importante quindi avere un e-commerce funzionante e ben strutturato in grado di soddisfare una nuova e aumentata domanda dei clienti: avere una buona logistica e poter contare su una buona comunicazione digitale, ottimizzando quindi il proprio e-commerce, sono l’insieme di fattori giusti per fidelizzare i clienti e per conseguire un aumento del fatturato.